Poiché Kilpatrick ha sedi internazionali in varie parti del mondo, da anni i nostri clienti chiedono ai nostri consulenti di andare a “caccia” all’estero e di riportare nel nostro Paese i cervelli che se ne vanno. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, hanno rifiutato le nostre richieste. In effetti, l’Italia era poco attraente per le menti in cerca di innovazione, multiculturalità, autonomia e crescita più rapida e, di norma, gli italiani preferivano continuare la loro carriera professionale all’estero.
La tendenza degli ultimi anni, però, è chiaramente cambiata per gli italiani all’estero, e non solo le persone ci ascoltano e mostrano più interesse per le nostre chiamate, ma sono addirittura i candidati stessi a contattarci e a mostrarsi interessati a tornare in Italia da soli o con le loro famiglie.
L’Italia diventa più attraente per i professionisti
Chi torna oggi non lo fa per nostalgia, ma perché, per la prima volta negli ultimi anni, vede opportunità professionali in linea con il proprio know-how.
Sicuramente la qualità della vita in Italia è migliore rispetto a molti altri Paesi. I candidati considerano positivamente gli aspetti della vita privata e professionale, ma anche quelli relazionali, il sistema educativo, la salute, la cultura e l’aspetto logistico.
Inoltre, il Covid ha risvegliato il desiderio di stare vicino ai propri cari. La scala dei valori è cambiata e mentre prima si tornava solo per migliorare la propria carriera, oggi si torna per altro.
La risposta del governo italiano alla defiscalizzazione dei pacchetti di rimpatrio è ampiamente percepita come una delle migliori in Europa e rappresenta un grande aiuto per attrarre o richiamare i lavoratori nel nostro Paese.
Ma cosa ci chiedono di trovare all’estero i nostri clienti?
Professionisti che hanno avuto l’opportunità di misurarsi con aziende più avanzate nel processo di digitalizzazione. In Italia, sono molte le aziende di ogni settore che stanno affrontando processi di Digital Transformation, ma le competenze sono ancora troppo poche e spesso troppo costose. Chiaramente non stiamo parlando solo di competenze tecniche, ma anche della mentalità appropriata per guidare l’azienda e i team attraverso il cambiamento.
L’Italia è sempre più attraente per i fondi di private equity, che vedono nel Paese un grande potenziale, ma hanno bisogno di manager abituati ad ambienti internazionali e multiculturali per guidare le aziende acquisite attraverso il processo di cambiamento. È qui che il pool internazionale diventa interessante per questo tipo di realtà.
Anche le piccole e medie imprese hanno una forte necessità di apportare metodologie, esperienze nuove e internazionali. Per sopravvivere e crescere, hanno bisogno di nuovi cervelli in grado di internazionalizzarsi e innovare, a cui chiedere di valutare le persone all’estero.
È importante sottolineare che la legge non si applica solo agli italiani, ma anche ai candidati stranieri che possono beneficiare dell’esenzione fiscale nella stessa misura dei nostri connazionali.
Made in Italy
Il Made in Italy ha, fortunatamente, ancora il suo sex appeal. Gli italiani sono riconosciuti per la loro creatività e la nostra terra è una delle più belle in cui vivere e crescere i propri figli. Tenete presente che spesso le alternative che i candidati stranieri hanno non sono proprio Parigi, Zurigo o Barcellona, ma magari località meno blasonate, luoghi più ameni dove è più difficile mettere su famiglia. È quindi evidente che l’Italia diventa la scelta più valida e piacevole per i candidati stranieri.
Con gli stranieri è necessario utilizzare leve di attrazione spinte per meglio “vendere” il prodotto italiano e portare i manager al tavolo delle trattative. In Kilpatrick utilizziamo azioni di marketing spinto proprio per attrarre questo tipo di candidati.
È importante seguire il processo passo dopo passo, per rassicurare i candidati e trasmettere fin dall’inizio professionalità, serietà e competenza. Si consiglia, nel caso in cui non si sia esperti, di far gestire il candidato e la sua famiglia da un buon professionista che possa rispondere a tutte le domande tecniche. Le cartucce da sparare con gli stranieri sono poche e vanno usate bene fin dall’inizio.
Mantenimento dei talenti
Una volta che siamo riusciti a portare o riportare il lavoratore in Italia, però, dobbiamo essere in grado di trattenerlo: non basta lavorare su azioni che favoriscano il ritorno, ma le persone vogliono essere capitalizzate, valorizzate, altrimenti rischiamo di perderle di nuovo.
Soprattutto se si tratta di candidati stranieri, il rischio di rifiuto è molto alto e dobbiamo essere consapevoli delle difficoltà che stiamo affrontando. È meglio desistere piuttosto che assumere persone che sulla carta sono perfette ma che culturalmente si scontrano con la nostra realtà. Sarebbe destabilizzante per loro, per la loro famiglia e per i nostri dipendenti. Se si sceglie di percorrere questa strada, si devono mettere in atto azioni mirate all’integrazione e alla condivisione, e il candidato deve essere preso per mano e seguito passo passo nella sua avventura italiana.
Difficoltà di accesso alle agevolazioni fiscali
Va notato che il percorso per portare o far tornare in Italia un candidato dall’estero è un percorso a ostacoli e, in alcuni casi, ci sono molte difficoltà burocratiche. Ricordiamo infatti che il beneficio fiscale spetta alla persona fisica e non all’azienda, ed è necessario che la persona fisica rilasci un’autodichiarazione che attesti il possesso dei requisiti per poter ottenere l’agevolazione fiscale. La società funge da sostituto d’imposta ma, non conoscendo la situazione personale del richiedente, non può assumersi la responsabilità di decidere se applicare o meno lo sgravio fiscale.
Ed è proprio questo punto critico a mettere in difficoltà le aziende, i candidati e noi cacciatori di teste, che ci troviamo tra due fuochi. Dobbiamo cercare di calmarci e dare risposte che non sono sempre chiare e che non sono di competenza di nessuno dei tre attori coinvolti nel progetto.
Il consiglio è quindi, quando si decide di intraprendere la strada dell’attrazione di candidati dall’estero che hanno diritto all’applicazione della legge sul rientro dei cervelli, di individuare professionisti esperti del settore da mettere in contatto direttamente con il candidato per gestire al meglio questa complessa questione con tante sfumature da tenere in considerazione.
Se Kilpatrick sta cercando il talento giusto per voi, la nostra rete può fornirvi il professionista giusto che può aiutarvi ad applicare la regola della riduzione delle tasse. Iniziate subito a cercare all’estero e contattateci qui.