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Come trattenere, coinvolgere e motivare in un mercato del lavoro in rapida evoluzione

Come trattenere, coinvolgere e motivare in un mercato del lavoro in rapida evoluzione

 

Come trattenere, coinvolgere e motivare il personale? È stato il tema della tavola rotonda “Perché ti sei svegliato oggi?” organizzata da HR Ticino. Un tema cruciale in tempi di grandi dimissioni, di “quite-quitters”, di “south-working” e della nuova generazione Z che sta entrando nel mercato del lavoro. Durante la tavola rotonda, che ha visto tra i relatori la nostra Client Director Monica Ferrario, sono state condivise molte idee di miglioramento e sono stati coinvolti e motivati il personale e i potenziali candidati.

Ma ora cosa vuole il candidato? Con cosa trattenete il personale e qual è la differenza tra le diverse generazioni?

 

Passare dal guadagno al benessere

Le ricerche mostrano che, sebbene il denaro sia ancora il fattore più importante nella scelta o nel cambio di lavoro, il benessere in azienda e la possibilità di lavorare in contesti agili e flessibili stanno diventando predominanti. Ora, “benessere” è un termine ampio, quindi cosa si aspettano le persone in termini di benessere all’interno dell’azienda e cosa potete offrire come azienda? Per cominciare, si può pensare a orari di lavoro flessibili che permettano ai dipendenti di portare i figli a scuola, fare una passeggiata o praticare il loro sport preferito. Altre possibilità sono il pagamento o l’offerta di un asilo nido, l’assistenza sanitaria, un pranzo sano, vacanze extra o corsi di formazione, e così via.

 

Il mercato del lavoro nelle loro mani

Le persone si licenziano e la ricerca di buoni talenti è diventata più difficile che mai. Il mercato del lavoro è nelle mani dei candidati, e questo è particolarmente vero per chi lavora nel settore IT. Nella corsa ai migliori talenti, le aziende sono costrette a fare offerte con molta flessibilità, innovazione all’interno dell’azienda e opportunità di apprendimento sul lavoro. Il vostro lavoro non è a distanza? È probabile che i candidati non guardino nemmeno l’opportunità.

 

Generation Z x Millennials x Baby Boomers

Quindi, benessere, orari di lavoro flessibili, denaro e opportunità di apprendimento sono tutti fattori che influiscono sulla capacità di trattenere, coinvolgere e motivare il personale e i potenziali dipendenti. Tuttavia, questi fattori non sono uguali per tutti e possiamo fare una distinzione specifica in base alle generazioni: Baby boomers (1955 – 1964), Gen X (1965 – 1980), Millennials (1981 – 1996) e Gen Z (1997 – 2012). Se consideriamo i Baby Boomers, ad esempio, vediamo che attribuiscono maggiore importanza a un lavoro economicamente stabile, mentre i Millenials e la Gen Z attribuiscono maggiore importanza a ritrovarsi nei valori e nell’identità dell’azienda. Inoltre, le generazioni hanno competenze diverse, che possono essere scambiate nelle sessioni di mentoring tra Gen Z e Baby Boomer.

 

Il rapporto perfetto tra azienda e candidato

A meno che non si tratti di una generazione, il primo passo dovrebbe sempre essere quello di cercare la reale motivazione di un candidato. Cercate di capire cosa li motiva e quali sono i loro valori, se la loro identità corrisponde a quella dell’azienda, e scendete a compromessi. I dipendenti che si adattano perfettamente ai valori e all’identità dell’azienda sono motivati e di immenso valore per l’azienda. È quindi consigliabile investire tempo e denaro nella riqualificazione e nell’aggiornamento di questi dipendenti, invece di cercare talenti esterni che potrebbero abbandonare dopo un anno o due.

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